Il lavoratore dipendente cui sia stata riconosciuta un’invalidità civile uguale o superiore al 75%, ha diritto al beneficio di 2 mesi di contribuzione figurativa a fini pensionistici per ogni anno di servizio effettivamente prestato come invalido [1].
Il beneficio è riconosciuto fino a un massimo di 5 anni di contribuzione figurativa utile ai fini della maturazione degli anni di servizio per il diritto alla pensione, dell’anzianità contributiva e dell’importo della pensione, come chiarito sia dall’INPS [2] che, precedentemente, dall’INPDAP [3].
I due enti previdenziali hanno precisato che il diritto alla contribuzione figurativa si matura a partire dal giorno in cui al lavoratore è riconosciuta un’invalidità uguale o superiore al 75% e non per gli altri periodi di lavoro. Ad esempio, se il lavoratore è stato assunto nel 2003, ma lo stato di invalidità è sopraggiunto nel 2010, la contribuzione figurativa ai fini pensionistici decorre dal 2010 e non dal 2003. La maggorazione contributiva non viene riconosciuta in automatico ed è pertanto necessario farne richiesta all’INPS. Nel caso di lavoratori iscritti alla gestione ex INPDAP la domanda va presentata al datore di lavoro.
[1] L. 388/2000, art. 80 co. 3.
[2] Circolare INPS n. 29/2002.
[3] Circolare INPDAP n. 75/2001.