In Italia meno del 50% delle donne straniere si sottopone a pap-test per la diagnosi precoce del carcinoma della cervice uterina, contro il 72% delle donne italiane. Allo stesso modo, meno del 43% si sottopone a mammografia, contro il 73% delle italiane. Spesso, quindi, le donne straniere arrivano alla diagnosi di tumore quando sono già in fase avanzata, riducendo le possibilità di guarigione.

Alla luce di ciò è nato il “Foreign Women Cancer Care”, un progetto di Aimac, Caritas, Istituto Regina Elena e Ospedale Fatebenefratelli di Roma, finalizzato a facilitare la partecipazione delle donne straniere, con particolare riferimento alle comunità filippina e cinese, ai programmi di prevenzione e cura dei tumori femminili (collo dell’utero e mammella). Il progetto, finanziato dal Ministero dell’Interno, ha prodotto risultati oltre ogni aspettativa.

Le attività progettuali, che prevedevano sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori femminili sul territorio di Roma e specifici percorsi di mediazione culturale per le donne straniere presso l’Istituto Regina Elena e l’Ospedale Fatebenefratelli di Roma, si sono concluse nel giugno 2014. Tuttavia il nostro impegno continua con l’intento di garantire continuità alle attività già avviate ed estenderle a livello nazionale.

Poche e corrette informazioni possono bastare a salvare una vita.

Il tumore del collo dell’utero si può prevenire sottoponendosi periodicamente a pap test (gratuito ogni tre anni per le donne tra i 25 e 64 anni) o, quando ci sono le adeguate condizioni cliniche, vaccinandosi contro il virus HPV (Human Papillomavirus).
Sottoporsi periodicamente a mammografia (gratuita ogni due anni tra i 45 e 69 anni), invece, riduce notevolmente il rischio di una diagnosi tardiva di tumore della mammella.

Vaccini gratuiti contro il virus HPV

In Italia, le bambine tra gli 11 e i 12 anni possono essere vaccinate gratuitamente contro il virus HPV nelle ASL di appartenenza, dopo aver ricevuto la chiamata dalla stessa ASL. Anche le donne adulte fino a 45 anni di età possono essere vaccinate, ma non gratuitamente. La quota da pagare varia a seconda della regione in cui si risiede. Nel Lazio è di 65 euro per ogni dose di vaccino, da moltiplicare per un totale di 3 dosi.

Per le donne straniere tra 18 e 45 anni, Aimac mette a disposizione gratuitamente alcune dosi di vaccino (fino ad esaurimento scorte) da somministrare presso l’Istituto Regina Elena, previo parere del medico ed eventuale test virale. Per sapere come usufruire di quest’opportunità e per avere ulteriori informazioni,
è possibile rivolgersi all’Help-line di Aimac al numero 06 42989570 o all’indirizzo info@aimac.it.

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