La fatigue (termine inglese che significa astenia, stanchezza) è l’insieme di sintomi fisici e psichici tra i più debilitanti e meno trattati nei malati di cancro. Il numero di pazienti che lamentano fatigue cresce nel corso della chemioterapia e con gli altri trattamenti concomitanti messi in atto.
Che cos’è̀
Gli effetti
Le cause
Come affrontarla
Che cos’è
La fatigue (termine inglese che significa astenia, stanchezza) è l’insieme di sintomi fisici e psichici tra i più debilitanti e meno trattati nei malati di cancro. Il numero di pazienti che lamentano fatigue cresce nel corso della chemioterapia e con gli altri trattamenti concomitanti messi in atto.
Essa può essere considerata come parte integrante della sintomatologia causata dal tumore, come effetto collaterale delle terapie oncologiche e non oncologiche, oppure come espressione di uno stato depressivo.
La fatigue può essere acuta e cronica:
- fatigue acuta: i meccanismi di recupero conservano tutta la loro efficacia, permettendo quindi all’organismo di ri- acquistare le forze, per mezzo di un adeguato periodo di riposo e/o reintegrando le energie consumate;
- fatigue cronica: il paziente non riesce a recupare un ade- guato livello energetico neppure dopo un prolungato periodo di riposo e/o un’idonea terapia di supporto.
Le persone che provano fatigue non hanno energia e tro- vano difficoltoso compiere quelle semplici attività quotidia- ne che di norma svolgono senza difficoltà, impedimento o preoccupazione.
Gli effetti
La fatigue può influire sul vostro modo di pensare e di sentire: potreste accorgervi di non riuscire a concentrarvi non soltanto sul lavoro, ma anche nelle normali attività quoti- diane (ad esempio anche leggere o guardare la televisione può risultare troppo faticoso).
La fatigue può ripercuotersi anche sui rapporti con gli altri, con i familiari e gli amici, perché potreste essere in- sofferenti e impazienti oppure potreste tendere a isolarvi, perché vi sembra che la vita di relazione richieda troppo sforzo.
Alcuni degli effetti più comunemente riferiti dai pazienti sono:
- difficoltà a compiere le normali attività (cucinare, rifare il letto, fare la doccia, pettinarsi, ecc.);
- non avere la forza di fare nulla, sentirsi completamente svuotato di ogni energia;
- difficoltà a concentrarsi e a prestare attenzione, a parlare e a prendere decisioni;
- difficoltà a ricordare le cose;
- respiro affannoso anche solo dopo avere svolto una leggera attività;
- sensazione di vertigini o di avere la testa vuota;
- disturbi del sonno; perdita del desiderio sessuale;
- tendenza alla facile commozione
- umore fragile
Le cause
Molte sono le cause che provocano la fatigue nei malati di cancro. Alla base possono esserci anemia, disordini del metabolismo e infezioni, cui si sovrappongono fattori psicologici quali le inevitabili paure che la diagnosi di cancro porta con sé. Possono provocare la fatigue anche i trattamenti oncologici, dolori di varia natura e problemi alimentari (difficoltà a nutrirsi, diarrea, vomito, perdita di peso, anoressia), disturbi del sonno.
L’anemia
L’anemia è una delle principali cause di fatigue ed è un problema molto comune nel paziente oncologico. La sua correzione, anche di lieve entità, può migliorare la qualità di vita. Le persone anemiche fanno fatica a respirare, soffrono di giramenti di testa e d’insonnia, riducono l’attività sessuale, accusano spossatezza.
Le terapie oncologiche
La fatigue è un sintomo comune in tutte le principali mo- dalità di terapie oncologiche: interventi chirurgici, chemio- terapia, radioterapia, ormonoterapia, immunoterapia.
I disturbi del metabolismo
La presenza del tumore può indurre le cellule dell’organismo a rilasciare alcune sostanze chimiche dette citochine, che interferiscono con il modo in cui il metabolismo utilizza gli alimenti per ricavarne la necessaria energia. Pertanto, l’organismo potrebbe non essere più in grado di produrre energia dal cibo, con conseguente dimagrimento fino all’insorgenza della cachessia, un disturbo molto spesso associato alla fatigue.
I problemi alimentari
La nausea e il vomito, interferendo con la normale alimentazione, sono causa di debolezza e stanchezza
Il dolore
Il dolore è un sintomo riferito molto comunemente dai malati di cancro negli stadi avanzati della malattia e in un minor numero di casi anche all’atto della diagnosi. Se il dolore è molto intenso e persistente, ciò interferisce con l’umore e con l’abilità funzionale e, di conseguenza, è cor- relato ad alti livelli di fatigue.
Disturbi del sonno
L’insonnia è un disturbo comune nei malati di cancro. Il dolore è una delle principali cause dell’insonnia, che, a sua volta, è spesso associata con disordini psicologici quali de- pressione o ansia, o con livelli elevati di fatigue. I disturbi del sonno sono correlati, inoltre, alla presenza di alterati livelli di cortisolo, e ciò potrebbe indebolire il sistema immunitario.
Cause psicologiche
Le persone che ricevono una diagnosi di cancro prova-no spesso ansia, depressione, stress, disturbi del sonno, che, sovrapponendosi, possono contribuire alla fatigue.
Come affrontarla
Gli interventi farmacologici possono senz’altro giovare, ma i migliori risultati si ottengono dalla combinazione delle terapie con un adeguato sostegno psicologico.
Lo spazio per un intervento psicologico è un momento delicato e fonda la sua ragione d’essere nell’attenzione e nel rispetto dei bisogni della persona.
L’obiettivo di un intervento strutturato di supporto psicologico, rivolto al benessere globale e alla riabilitazione individuale e sociale, è di accompagnare la persona aiutandola ad affrontare i momenti più difficili e ad organizzare la propria vita quotidiana, gestendo meglio i disagi causati dalla fatigue.
Consigli pratici
In casa
- Per combattere la fatigue è importante programmare il fu- turo: organizzate la giornata in modo da avere tempo per riposare e per fare le cose che desiderate maggiormente.
- Organizzatevi in modo da distribuire le faccende do- mestiche nell’arco dell’intera settimana, meglio fare poco ogni giorno piuttosto che tutto in un solo giorno.
Sul lavoro
- Se non siete più in grado di mantenere i normali ritmi di lavoro, parlatene con i superiori e informateli delle vostre condizioni e dei bisogni causati dalla malattia e dai trattamenti. La legge prevede una serie di tutele, inclusa una norma che consente ai malati di cancro il passaggio reversibile dal tempo pieno al tempo parziale.
L’esercizio fisico
- Anche se non vi sentite in forma, è importante che vi sforziate di fare un po’ di esercizio fisico, cercando, tuttavia, di mantenere sempre un buon equilibrio tra essere molto attivi e riposare molto; infatti, esagerare può stancarvi, ma anche fare troppo poco non giova.
La dieta
- Una corretta alimentazione è importante per mantenere un adeguato stato nutrizionale e per contrastare un eventuale calo di peso, prevenendo e riducendo la fatigue.
Il sonno
- È molto importante mantenere un regolare ritmo sonno/ veglia, e pianificare le attività prevedendo anche appropriati periodi di riposo.
Il rilassamento
- Trovare il tempo per attività che aiutano a rilassarsi è molto importante per gestire meglio e prevenire la fatigue. Gli esercizi di rilassamento possono essere:
- fisici: lavorano sulla tensione del corpo;
- mentali: riducono la tensione nervosa e rilassano la mente.
Il diario della fatigue
La percezione della fatigue è soggettiva e varia da paziente a paziente. La compilazione di questo diario serve per registrare regolarmente l’andamento del disturbo e meglio descriverlo al vostro medico curante. Il diario può essere compilato ogni giorno, ogni settimana o secondo le singole preferenze.
Scarica il diario della fatigue (PDF)
È importante informare il medico e descrivergli i sintomi nel modo più preciso e dettagliato possibile. Pretendere che sia ripetuto e spiegato bene ciò che non si è capito è innanzitutto un diritto. Può essere di aiuto farsi accompagnare da un parente o amico: quando si soffre di fatigue può essere difficile ricordare ciò che il medico o l’infermiere hanno detto e chi vi ha accompagnato può recuperare le informazioni perdute.