Il diritto all’oblio oncologico
Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche
a cura di Elisabetta Iannelli
Avvocato e V. Presidente Aimac
Pubblicazione: febbraio 2024
L’oblio oncologico è legge!
La legge 7 dicembre 2023, n. 193: “Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche”, in breve “legge sull’oblio oncologico” o legge 193/2023, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 18 dicembre 2023 ed è entrata in vigore il 2 gennaio 2024.
Questo breve opuscolo si propone di illustrare a grandi linee le tutele giuridiche previste dalla legge sull’oblio oncologico.
Che cosa s’intende per diritto all’oblio oncologico?
Per diritto all’oblio oncologico s’intende il diritto delle persone guarite da un tumore di non fornire informazioni sulla pregressa malattia, né di subire indagini per questo motivo, quando il tempo trascorso e le condizioni di salute la rendono irrilevante.
Quando una persona è considerata guarita da un tumore?
Una persona è considerata guarita da un tumore quando ha terminato i trattamenti antitumorali da un certo numero di anni durante i quali non sono comparse recidive e pertanto, secondo la scienza, ha la stessa aspettativa di vita di una persona che non ha avuto una malattia oncologica, ossia di una persona sana.
In Italia 3,7 milioni di persone hanno avuto una diagnosi di tumore nella loro vita; di queste, circa un milione possono considerarsi guarite.
Qual è la finalità della legge sull’oblio oncologico?
La legge sull’oblio oncologico si propone di tutelare le persone guarite da un tumore “al fine di escludere qualsiasi forma di pregiudizio o disparità di trattamento” attraverso una serie di norme che prevedono parità di trattamento, non discriminazione e garanzia del diritto all’oblio.
Chi ha diritto all’oblio oncologico?
Ha diritto all’oblio oncologico ogni persona guarita da un tumore il cui trattamento terapeutico si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni per gli adulti o da cinque anni per i tumori diagnosticati prima del compimento del ventunesimo anno di età. La legge prevede anche che, con decreto del Ministero della Salute, siano indicate le patologie oncologiche da considerarsi guarite in intervalli di tempo inferiori a quelli di dieci o cinque anni previsti dalla legge 193/2023.
Quali sono gli ambiti di tutela della legge sull’oblio oncologico?
La legge sull’oblio oncologico tutela le persone guarite da un tumore proibendo ogni forma di discriminazione nei loro confronti per quanto concerne l’accesso ai servizi bancari, finanziari (mutui, prestiti) e assicurativi, la possibilità di adottare un figlio, l’accesso e l’inclusione nel mondo del lavoro.
Voglio sottoscrivere un’assicurazione sulla vita o richiedere un mutuo: devo dichiarare che sono guarito da un tumore?
NO. La legge sull’oblio oncologico prescrive che alla persona che voglia richiedere un finanziamento o sottoscrivere un’assicurazione non devono essere richieste informazioni relative allo stato di salute rispetto a malattie oncologiche da cui è stata affetta, se è trascorso l’intervallo temporale di cui alla domanda “Chi ha diritto all’oblio oncologico?” (vedi sopra).
Questa legge vieta a banche, istituti di credito, imprese di assicurazione e intermediari finanziari e assicurativi di richiedere l’effettuazione di visite mediche di controllo e accertamenti sanitari, nei casi sopra menzionati; inoltre, impone a detti operatori finanziari e assicurativi l’obbligo di informare in modo esaustivo i clienti che rientrano nella definizione di ‘guariti da patologie oncologiche’ in merito ai diritti che la legge 193/2023 riconosce loro (a partire dalle trattative precontrattuali e in tutte le fasi del rapporto dalla stipula al rinnovo del contratto).
Alcuni anni fa ho stipulato un mutuo e sottoscritto un’assicurazione, ma ora sono guarito da un tumore: come mi tutela la legge?
La legge sull’oblio oncologico prevede che i contraenti che abbiano fornito informazioni relative a pregresse malattie oncologiche prima della sua entrata in vigore possono inviare all’operatore finanziario o assicurativo, mediante raccomandata con avviso di ricevimento o posta elettronica certificata, la certificazione di guarigione per esercitare i diritti riconosciuti dalla stessa legge. I contratti in essere saranno, quindi, rivisti e adeguati in base alla condizione di guarito dal tumore che equivale a quella di una persona sana e, pertanto, eventuali maggiorazioni del premio o esclusioni dalla garanzia assicurativa dovranno essere eliminate.
Desidero adottare un bambino: devo presentare certificati che attestino che sono guarito da un tumore ?
NO. Non è previsto che nella procedura di accertamento dell’idoneità all’adozione innanzi al Tribunale per i Minorenni si debba presentare alcun certificato di guarigione. La legge sull’oblio oncologico prescrive, infatti, che, nell’ambito delle indagini che il Tribunale per i Minorenni conduce per accertare l’idoneità dell’aspirante genitore, non si possano richiedere informazioni relative allo stato di salute rispetto a malattie oncologiche da cui una persona sia stata affetta se sono trascorsi i termini di cui alla domanda “Chi ha diritto all’oblio oncologico?” (vedi sopra).
Ho avuto un tumore e sono guarito, voglio iniziare a lavorare: devo dichiarare di essere stato malato?
NO. La legge sull’oblio oncologico stabilisce che in tutti i concorsi e selezioni per l’accesso al lavoro, pubblici e privati, che prevedono l’accertamento di requisiti psico-fisici o concernenti lo stato di salute, non possono essere richieste informazioni relative allo stato di salute del candidato rispetto a malattie oncologiche da cui è stato affetto prima dell’intervallo temporale di cui alla domanda “Chi ha diritto all’oblio oncologico?” (vedi sopra). La legge, inoltre, prescrive che debbano essere promosse politiche attive sul lavoro per tutte le persone che sono state affette da patologie oncologiche.
Come possono tutelarsi le persone che non possono ancora essere considerate guarite da un tumore?
Esistono norme a tutela dei malati oncologici acuti e cronici o che sono in follow-up, ma che, per la scienza e per il diritto, non possono essere ancora considerati guariti.
Rientrano tra queste le norme sulla disabilità, che garantiscono benefici economici e giuridici in base al grado di invalidità o alla gravità dell’handicap; le norme che tutelano i malati oncologici nei diversi contesti della vita quotidiana, compreso il lavoro come, ad esempio, le norme sul part-time per i lavoratori malati di tumore, che sono state emanate grazie alle pressanti azioni di Aimac (per maggiori informazioni su questi argomenti, si rimanda al libretto ‘I diritti del malato di cancro’).
Inoltre, le persone non ancora guarite da un tumore possono stipulare una polizza assicurativa pagando un premio maggiorato in base al più alto rischio per la salute, e possono anche adottare un figlio, ma in quest’ultimo caso, in attesa dell’auspicata guarigione, sono tenute a dichiarare la pregressa malattia oncologica. Sarà il Tribunale per i Minorenni, tramite i suoi consulenti, a valutare nel singolo caso l’idoneità psicofisica e socio-familiare dell’aspirante genitore.
Patologie oncologiche per le quali si applicano termini ridotti
Con decreto del 22 marzo 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 aprile 2024, il Ministero della Salute ha definito l’elenco delle patologie oncologiche per le quali si applicano termini inferiori rispetto a quelli previsti dalla legge sull’oblio oncologico n. 193/2023.
Si riporta di seguito la tabella così come pubblicata nel Decreto del Ministero della Salute.
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