Tutti dobbiamo usare precauzioni quando ci esponiamo al sole per proteggere la pelle dai raggi solari. Il sole emette energia sotto forma di radiazioni di diversa lunghezza d’onda. I raggi ultravioletti (UV) sono le radiazioni invisibili all’occhio umano che possono danneggiare la cute fino a causare alcuni tumori della pelle, tra cui il melanoma. I raggi UV che colpiscono la superficie terrestre si distinguono in UV-A e UV-B. I raggi UV-A sono in grado di penetrare negli strati cutanei più profondi e contribuiscono all’invecchiamento precoce della pelle; i raggi UV-B hanno maggiori probabilità di provocare eritemi e ustioni solari rispetto ai raggi UV-A. Inoltre, i raggi UV-A sono presenti tutto l’anno. La quantità di raggi UV che può essere assorbita senza rischi dipende dal fototipo e dalla capacità di abbronzarsi dell’individuo, che a loro volta dipendono dalla popolazione di appartenenza. Pelle chiara, occhi chiari e scarsa capacità di abbronzarsi sono caratteristiche più frequenti nelle popolazioni nord-europee; pelle scura, occhi scuri ed elevata capacità di abbronzarsi sono più frequenti nelle popolazioni mediterranee.

Il fototipo

Il fototipo è un parametro convenzionale utilizzato in dermatologia, che si basa sulla qualità e sulla quantità di melanina della pelle e che indica la reazione di questa all’esposizione dei raggi solari. Conoscere il fototipo è importante per capire quanto e come proteggersi dal sole. 

Convenzionalmente sono stati identificati sei fototipi di pelle che tengono conto del colore degli occhi (azzurro o verde molto chiaro, verde o azzurro, marrone chiaro, marrone scuro, nero), dei capelli (rossi, biondi, castani, neri) e della pelle (bianco latte, chiara, mediamente chiara, olivastra, scura, nera), come anche di altri parametri, tra cui la comparsa di lentiggini quando ci si espone al sole, la frequenza con cui ci si scotta, la capacità di abbronzarsi. Dando un punteggio a tutte queste caratteristiche, si ottiene il fototipo: più basso è il numero, minore è la capacità della pelle di resistere agli attacchi dei raggi UV:

fototipo 1: pelle lattea, occhi azzurri o grigi, capelli biondi o rossi e molte lentiggini; in caso di esposizione al sole senza protezione, si scotta quasi sempre. Non deve esporsi al sole nelle ore più calde e in ogni caso mai senza una protezione molto alta (SPF50+);

fototipo 2: pelle molto chiara, occhi azzurro verdi e capelli chiari con qualche lentiggine; si scotta molto spesso e ha bisogno di una protezione molto alta;

fototipo 3: pelle mediamente chiara, occhi verdi scuri e capelli biondo scuro o castani; presenta qualche lentiggine e può scottarsi spesso; sviluppa un’abbronzatura dorata, che deve essere presa gradualmente;

fototipo 4: pelle leggermente olivastra, occhi marroni, capelli castani e pochissime lentiggini in caso di esposizione al sole; talvolta può scottarsi, ma si abbronza facilmente;

fototipo 5: pelle scura, occhi marroni e capelli neri, nessuna lentiggine e si scotta raramente; sviluppa un’abbronzatura molto intensa;

fototipo 6: pelle nera, occhi scuri e capelli neri, nessuna lentiggine e nessuna probabilità di scottarsi; ha un’abbronzatura intensissima e immediata.

Per una corretta esposizione solare valgono le seguenti semplici regole:

  • evitare di esporsi al sole tra le ore 12 e le ore 16 e riapplicare il prodotto solare ogni 2 ore; ricordare che i raggi UV-A possono penetrare attraverso i vetri e le nuvole; quindi, è necessario applicare la crema solare anche se si sta dietro a una finestra e il sole non splende;
  • non esporre i bambini al sole se non nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio;
  • per i soggetti adulti con capelli rossi, occhi chiari, pelle chiara che si scotta sempre e non si abbronza mai (fototipo 1): attenersi alle stesse norme valide per i bambini;
  • per i soggetti adulti con pelle scura, occhi scuri ed elevata capacità di abbronzarsi (fototipo 5): acquisire l’abbronzatura progressivamente e stare all’ombra nelle ore centrali della giornata.

Queste raccomandazioni generali valgono tanto più prima, durante e anche per quasi un anno dopo la fine dei trattamenti antitumorali, perché la pelle, essendo più fragile, è più sensibile ai raggi UV-A e UV-B.

Per questo motivo è essenziale proteggerla scegliendo la formula solare più adeguata, con un fattore di protezione SPF 50+.

Consigli pratici generali

  • Applicare la crema solare dopo la crema idratante, senza dimenticare le aree più sensibili come contorno occhi, labbra, mani, piedi, parte posteriore del collo e delle orecchie, cuoio capelluto.
  • Dopo la radioterapia, l’area irradiata sarà molto vulnerabile alle scottature solari. Quindi tenere presente che dovrà essere accuratamente protetta per tutta la vita.
  • Coprire e proteggere con cura le cicatrici chirurgiche, particolarmente sensibili al sole, per evitare che la pelle si scurisca.
  • Infine, non dimenticare che la migliore e la principale protezione sono i tuoi indumenti. Per offrire alla pelle una protezione completa, indossa occhiali da sole, un cappello a tesa larga o un berretto.

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