Come si tratta il tumore del collo dell’utero?

La scelta del trattamento dipende da vari fattori, tra i quali l’età e le condizioni generali di salute, ma soprattutto il tipo e l’estensione della malattia. I trattamenti più utilizzati per il tumore del collo dell’utero sono intervento chirurgico, radioterapia, chemioterapia.
Prima di sottoporti a qualunque trattamento, il medico ha il dovere di spiegarti dettagliatamente il trattamento, come si effettua e quali conseguenze potrebbe avere. Se le informazioni che hai ricevuto non sono chiare, non esitare a fare domande fino a che non comprendi perfettamente. Quando tutto è chiaro, il medico ti chiederà di firmare un apposito modulo (consenso informato), con il quale autorizzi i medici ad attuare tutte le procedure necessarie. Nessun trattamento può essere attuato senza il tuo consenso.

Quali sono i tipi di intervento chirurgico più utilizzati per il tumore del collo dell’utero?

La scelta dell’intervento dipende dal tipo e dall’estensione della malattia. I tipi di intervento più utilizzati sono:

-    conizzazione;
-    isterectomia: intervento di asportazione dell’utero e dei linfonodi* pelvici;
-    trachelectomia radicale: intervento di asportazione della cervice, del tessuto circostante, della parte superiore della vagina e dei linfonodi pelvici, ma non dell’utero, in modo da consentire alla paziente di avere figli dopo la malattia.

Dopo l’intervento ti saranno somministrati per endovena liquidi e sali minerali fino a che non sarai in grado di mangiare e bere. Ti saranno somministrati anche dei farmaci per ridurre il dolore (analgesici). Il ritorno a casa avviene circa 4-6 giorni dopo l’intervento, una volta che ti saranno stati tolti i punti.
Potrai riprendere l’attività sessuale quando ti sentirai pronta, ma è opportuno aspettare almeno quattro  settimane per dare modo alle ferite di cicatrizzare bene.

* I linfonodi sono piccole ghiandole a forma di fagiolo distribuite in varie parti dell’organismo . Costituiscono il sistema linfatico, un elemento del sistema immunitario, il sistema natura di difesa dell’organismo dalle infezioni e dalle malattie.

Che cos’è la radioterapia?

La radioterapia è un trattamento antitumorale che consiste nell’uso di radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali, cercando al tempo stesso di danneggiare il meno possibile le cellule normali. Affinché si possa trarre il massimo beneficio dalla terapia, è molto importante la fase di pianificazione. Questa precede il trattamento vero e proprio e prevede una serie di radiografie sulla quale il medico (radioterapista) stabilirà il punto su cui dirigere le radiazioni e la dose da irradiare.
La radioterapia può essere effettuata, a volte, sia prima che dopo l’intervento; talvolta può costituire l’unico trattamento richiesto

Quali sono i tipi di radioterapia più utilizzati per il trattamento del tumore del collo dell’utero?

Il tumore del collo dell’utero può essere trattato con i seguenti tipi di radioterapia:

-    radioterapia esterna;
-    brachiterapia;
-    radioterapia esterna più brachiterapia.

La radioterapia esterna consiste nell’erogare le radiazioni ad alta energia sul tumore. Le sedute si tengono di solito dal lunedì al venerdì. Il tipo e la durata del trattamento dipendono dalle dimensioni del tumore e dalla sua localizzazione.

La brachiterapia consiste nell’introdurre in vagina, in anestesia locale, un apposito tampone (simile a un Tampax) contenente il materiale radioattivo. L’applicatore rimane in vagina per uno-due giorni e in questo modo eroga un’alta dose di radiazione sul collo dell’utero e sull’area circostante.

La brachiterapia richiede un breve ricovero in ospedale. Per evitare che la radioattività si disperda, sarai sistemata in una camera singola in una zona appartata del reparto, e sarai protetta da schermi al piombo. Per evitare che il tampone si sposti, dovrai rimanere a letto per tutto il tempo che viene lasciato in vagina. In vescica ti sarà introdotto un tubicino (catetere)  per espellere l’urina.

Quali sono gli effetti collaterali della radioterapia?

La radioterapia può causare senso di nausea, stanchezza, diarrea e sensazione di bruciore quando si urina. Siccome le radiazioni colpiscono anche le ovaie, ciò piò causare i sintomi tipici della menopausa (vampate di calore, secchezza della cute, senso di ansia e depressione), oltre a diminuzione del desiderio sessuale, secchezza della vagina. Talvolta le pareti della vagina possono restringersi progressivamente, causando dolore durante il rapporto.
È importante bere molto, seguire una dieta sana per tutta la durata del trattamento e riposare quanto più possibile. Se non si ha voglia di mangiare, integrare la dieta con minestre o bevande ipercaloriche in vendita nella maggior parte delle farmacie.

Gli effetti collaterali si possono prevenire con apposite terapie.
Gli effetti collaterali di solito scompaiono gradualmente alla conclusione della radioterapia.

Che cos’è la chemioterapia?

La chemioterapia è una terapia che distrugge le cellule tumorali attraverso la somministrazione di farmaci, che sono iniettati per lo più direttamente in una vena del braccio, ma che talvolta possono essere assunti anche in compresse.

Quali sono gli effetti collaterali della chemioterapia?

Devi tenere presente che le reazioni alle terapie cambiano molto da persona a persona e dipendono anche dal tipo di terapia.
I farmaci chemioterapici possono abbassare temporaneamente il numero dei globuli bianchi e dei globuli rossi del  sangue, e per questo motivo dovrai sottoporti periodicamente a esami del sangue.

Altri effetti collaterali possono comprendere nausea, vomito, caduta dei capelli, diminuzione dell’appetito.
L’oncologo ti prescriverà sicuramente dei rimedi per ridurre i fastidi.  Gli effetti collaterali possono essere duri da sopportare, ma scompariranno alla conclusione della chemioterapia.

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