La malattia e le terapie cui il paziente è sottoposto possono comportare una condizione di disabilità, temporanea o permanente, più o meno grave, con conseguenti limitazioni nella vita di tutti i giorni.
Per superare tali difficoltà numerose leggi dello Stato prevedono l’accesso a benefici di natura economica e giuridica a seconda del grado di invalidità e/o di handicap riconosciuto dall’INPS. Ad esempio, il malato, a seconda della percentuale di invalidità accertata, ha il diritto di ottenere sussidi economici erogati dall’INPS o dagli altri enti o casse di previdenza. Il malato lavoratore può usufruire di un periodo di congedo, oppure di permessi orari o giornalieri, senza perdere la retribuzione, sia durante che dopo il trattamento, come pure può passare dal rapporto di lavoro a tempo pieno a quello a tempo parziale fino a che le condizioni di salute non consentono di riprendere il normale orario di lavoro. Anche il familiare lavoratore che assiste il malato ha diritto a permessi/congedi e ha la priorità nell’accesso al part-time.