Concluso il trattamento, lo specialista di riferimento sottoporrà il paziente a controlli periodici che comprenderanno visite mediche, analisi e alcuni esami strumentali. È questo ciò che i medici definiscono convenzionalmente follow-up.
All’inizio i controlli avranno una frequenza più ravvicinata (tre-sei mesi), poi si diraderanno nel tempo (una volta all’anno) fino a cessare del tutto. Da non trascurare, in particolare se il paziente ha appena concluso il trattamento, anche con i nuovi farmaci disponibili, l’opportunità di presentarsi periodicamente dal medico di famiglia in presenza di effetti collaterali.
Le visite di controllo rappresentano il momento opportuno per condividere ansie o paure con l’oncologo e per porgli qualunque tipo di domanda. Se nei periodi di intervallo tra un controllo e l’altro il paziente avesse dei problemi o avvertisse nuovi sintomi, deve contattare l’oncologo al più presto possibile. Molti pazienti riferiscono di sentirsi molto agitati, almeno all’inizio, nei periodi che precedono i controlli. Ciò è assolutamente naturale. In tale situazione potrebbe essere utile il supporto dei familiari, degli amici oppure di una delle organizzazioni che si occupano specificamente di pazienti con tumore del rene.