Cercare di mantenere il peso entro i limiti della norma per la propria altezza (il medico curante calcolerà l’indice di massa corporea). Chi ha avuto un tumore del seno può tendere a un aumento del peso corporeo anche a poca distanza dall’inizio della terapia adiuvante o negli anni successivi. Ciò si accompagna spesso ad aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, facendo aumentare il rischio di malattie cardiovascolari (angina pectoris, infarto cardiaco, ictus cerebrale), di nuovi tumori e anche di recidiva dopo la terapia.
Se si è in sovrappeso, è opportuno ridurre l’apporto calorico (ad esempio riducendo il consumo di grassi dolci, bevande zuccherate e alcoliche) e aumentare l’attività fisica, costringendo così l’organismo a bruciare l’energia eccedente accumulata sotto forma di grasso. È bene rivolgersi sempre a personale sanitario qualificato con specifiche competenze, evitando il “fai da te” o le raccomandazioni diffuse attraverso internet, libri, programmi televisivi e radiofonici circa l’efficacia di ipotetiche diete anticancro ipocaloriche e ipoproteiche, senza latte e derivati o senza zuccheri semplici, non supportate da alcuna evidenza scientifica e potenzialmente dannose per la paziente in quanto in grado di causare o aggravare lo stato di malnutrizione.