In Italia, si registrano ogni anno circa 50.000 nuovi casi di tumore del colon-retto, di cui oltre il 50% negli uomini, il resto nelle donne. La malattia è più diffusa tra gli anziani, mentre è rara negli individui di età inferiore a 50 anni. Nella maggior parte dei casi, la causa è tuttora sconosciuta nonostante l’attività di ricerca sia molto intensa su questo fronte e abbia contribuito a rendere le procedure diagnostiche sempre più sofisticate, precise e affidabili.
La ricerca ha dimostrato ampiamente che alcuni fattori possono accrescere il rischio di ammalarsi, e in particolare:
- Alimentazione: una dieta ricca di grassi e proteine animali e povera di fibre (frutta e verdura); il rischio può essere ancora più alto se si fa anche largo uso di alcolici.
- Alterazioni genetiche ereditarie: avere una storia familiere di tumore del colon-retto non significa che si erediti la malattia. Tuttavia, il rischio aumenta se la malattia è stata diagnosticata in un parente stretto (genitore, fratello o sorella) a età inferiore a 45 anni oppure in più parenti stretti della stessa famiglia, Ciò significa che vi è una predisposizione alla malattia conseguente a una mutazione genetica ereditaria. Nei casi di sospetta presenza di un’alterazione genetica ereditaria, il medico di famiglia indirizza il soggetto verso un centro specializzato nell’esecuzione di test genetici per individuare l’eventuale alterazione genetica e, di conseguenza, valutare il rischio effettivo di sviluppare la malattia. I soggetti ad alto rischio possono essere sottoposti a un regolare programma di screening, che di solito consiste in una colonscopia. Soltanto il 5% (5 casi su 100) dei tumori del colon-retto è causato da alterazioni genetiche ereditarie.
- Malattie intestinali: gli individui con lunga storia di colite ulcerosa o di morbo di Crohn hanno un alto rischio di sviluppare un carcinoma del colon-retto.
- Obesità, fumo e vita sedentaria possono accrescere il rischio di sviluppare un tumore del colon-retto.
Due rare malattie genetiche sono associate a un alto rischio di sviluppare un carcinoma del colon-retto: la poliposi adenomatosa familiare, caratterizzata dalla presenza di numerosi polipi sulla mucosa che riveste, e il carcinoma colorettale ereditario non associato a poliposi, in cui tumori intestinali si sviluppano in giovane età, interessando talvolta più parti dell’intestino.