Sono stati individuati diversi fattori che possono aumentare il rischio di ammalarsi di cancro del pancreas, ma è impossibile identificare una sola causa in un singolo paziente.
I principali fattori di rischio per l’insorgenza di questa malattia sono:
- l’età: circa il 90% di tutti i tumori del pancreas è diagnosticato in individui che hanno almeno 55 anni d’età;
- il fumo è il principale fattore di rischio per il tumore del pancreas e causa circa il 25% dei casi;
- l’alimentazione: si ritiene che mangiare molti grassi animali possa accrescere il rischio di sviluppare questa malattia;
- la pancreatite cronica: con il passare del tempo, nell’arco di qualche decade, questa malattia può accrescere il rischio di sviluppare un adenocarcinoma pancreatico. Il rischio aumenta con il fumo e in presenza di fattori genetici;
- il consumo di bevande alcoliche: bere grandi quantità di alcolici può accrescere il rischio di sviluppare una pancreatite cronica. Di fatti, 7/10 casi di pancreatite cronica sono causati da eccessivo consumo a lungo termine di bevande alcoliche. La pancreatite cronica è un fattore di rischio noto per lo sviluppo di un cancro del pancreas;
- l’obesità: si ritiene che 1/8 tumori del pancreas (12%) sia correlato all’obesità;
- il diabete: questa malattia può contribuire ad accrescere il rischio di sviluppare un tumore del pancreas, ma la maggior parte dei soggetti diabetici non si ammalerà. Anche lo stesso tumore del pancreas può favorire l’insorgenza di diabete o il peggioramento di un diabete preesistente;
- la storia familiare: anche se una minoranza di persone (circa il 5-10%) ha parenti con un tumore del pancreas, nella maggior parte dei casi la malattia non è ereditaria.
Tuttavia, avere due o più parenti stretti dello stesso ramo della famiglia che hanno avuto un tumore del pancreas oppure un tumore ereditario della mammella o del colon-retto potrebbe indicare che anche altre persone della stessa famiglia abbiano un più alto rischio di sviluppare la malattia. In questi casi è utile rivolgersi a centri con esperienza in patologia del pancreas che potrebbero consigliare l’esecuzione di esami di controllo (screening). Gli esami di screening non prevengono la malattia, ma possono contribuire a identificare lesioni precancerose che potrebbero evolvere in tumore; inoltre, diagnosticare la malattia in uno stadio iniziale può aumentare le possibilità di successo del trattamento.
Lo screening può essere genetico o diagnostico. Lo screening genetico ha lo scopo di verificare la presenza di mutazioni genetiche ereditarie. Nel caso le mutazioni siano presenti, il soggetto viene poi sottoposto a screening diagnostico oppure gli viene proposto un intervento chirurgico a scopo preventivo che, nel caso del cancro del pancreas, non è ovviamente ragionevole. Lo screening diagnostico delle malattie ereditarie ha lo scopo di riconoscere precocemente la malattia e di favorire la sorveglianza dei soggetti a più alto rischio di sviluppare il tumore del pancreas. Tuttavia, una familiarità molto pesante può associarsi a mutazioni genetiche non riconoscibili o ancora non note. In questi casi si può ricorrere comunque a screening diagnostici allo scopo di identificare le lesioni precancerose (spesso tumori cistici) per trattarli prima che evolvano in cancro oppure per identificare il tumore quando è in fase iniziale. Lo screening per il tumore del pancreas viene svolto comunque solo all’interno di protocolli di ricerca in centri dedicati e con utilizzo di risonanza magnetica o ecoendoscopia.
Nel caso si sospetti un difetto in un gene specifico, si offre di solito al paziente una consulenza genetica prima di proporre l’esecuzione dei test genetici. È in questo modo che si comprende che cosa si deve fare se si scopre che si è portatori di un difetto genetico che aumenta considerevolmente il rischio di sviluppare un tumore del pancreas.