La tiroide secerne ormoni indispensabili per il regolare svolgimento di molte funzioni del nostro organismo. Se è rimossa chirurgicamente, la produzione di questi ormoni cessa. Per tale motivo dopo l’intervento chirurgico si prescrive una terapia di sostituzione degli ormoni tiroidei (o TSO): normalmente è sufficiente assumere un preparato a base di tiroxina (in compressa, capsula o in formulazione liquida) una volta al giorno, possibilmente la mattina a digiuno, 20-30 minuti prima di colazione o dell’assunzione di altri farmaci, onde evitare che questi interferiscano con l’assorbimento della tiroxina.
Il dosaggio della tiroxina varia da paziente a paziente e viene stabilito sulla base del risultato del test per la determinazione del livello di tireotropina che si prescrive nei primi tempi successivi all’intervento chirurgico.
Nel primo periodo dopo l’intervento, nei pazienti a rischio intermedio-elevato di ripresa di malattia, è opportuno somministrare un dosaggio ormonale lievemente superiore rispetto al dosaggio sostitutivo, in grado di sopprimere i livelli di TSH. In questi casi il medico può richiedere che il paziente si sottoponga più frequentemente ad analisi per controllare i livelli della tireotropina e degli ormoni tiroidei nel sangue.
Il periodo di adeguamento della terapia di sostituzione ormonale potrebbe durare anche alcuni mesi, durante i quali è possibile avvertire qualche lieve disturbo attribuibile al dosaggio inadeguato dell’ormone. Tuttavia, tutti i disturbi dovrebbero scomparire con l'individuazione della giusta dose.