Diritti riconosciuti in tempi rapidi ma nella circolare è omesso l'aggravamento Grazie al miglioramento delle cure e della sopravvivenza sono in aumento le persone con un passato oncologico ma la crescita riguarda anche i nuovi casi. Un gran numero di pazienti ai quali bisogna garantire sorveglianza medica e assistenziale. Da quest'anno lo Stato offre un aiuto in più ai malati di tumore. Si tratta del riconoscimento rapido della condizione di disabilità temporanea per il quale fino a qualche tempo fa il paziente doveva attendere lunghi mesi. La nuova normativa contenuta nella legge di conversione del DL n. 4 del 16 gennaio 2006, recita espressamente "l'accertamento dell'invalidità civile ovvero dell'handicap, riguardante soggetti con patologie oncologiche, è effettuato dalle commissioni mediche entro 15 giorni dalla presentazione della domanda dell'interessato. Gli esiti dell'accertamento hanno efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti, fatta salva la facoltà della commissione medica periferica di sospenderne gli effetti fino all'esito di ulteriori accertamenti". A combattere per ottenere il riconoscimento due organizzazioni, l'Associazione italiana malati oncologici (Aimac) e la Federazione delle associazioni del volontariato oncologico (Favo). "In base alla nuova normativa", spiega l'avvocato Elisabetta Iannelli, segretario Favo, "i diritti di cui può godere il malato di tumore in fase acuta decorrono dopo 15 giorni dalla domanda presentata alla Asl di competenza, in pratica senza più dovere attendere la deliberazione della Commissione periferica che opera tuttavia un secondo controllo. Vorremmo però un'altra precisazione che nella circolare del ministero della Salute manca, ovvero che l'accertamento dell'invalidità sia riferito anche a quello per eventuale "aggravamento". Questo perché la malattia neoplastica può presentare un andamento altalenante con remissioni e ricadute". I benefici consistono in un assegno di accompagnamento di circa 230 euro al mese, 30 giorni di congedo retribuito se l'invalidità è superiore al 50% e 3 giorni al mese di congedo retribuito per il paziente e per il familiare, inoltre il malato può prendere 2 ore al giorno fin tanto che permane la condizione di handicap grave. Queste agevolazioni comprensive del contrassegno per l'automobile e della possibilità di usufruire dell'assistenza domiciliare, migliorano quel percorso di sostegno alla quotidianeità del malato oncologico iniziato nel 2003 con la legge Biagi che introduceva il diritto del lavoratore con patologia neoplastica a passare dal tempo pieno al part-time e viceversa a seconda delle esigenze legate alla malattia, alle terapie e alla riabilitazione.

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