Dal 2016 sono in pensione. Ho lavorato alla camera di commercio di Milano e poi di Monza occupandomi con piacere dell’ ufficio promozione.
Sono stata, dal 1984, una madre single, occupandomi anche della mia mamma ammalatasi giovane e poi morta nel 1988. In seguito anche il mio papà si è ammalato di cancro.
Sono riuscita ad incastrare tutti i tasselli della mia vita cercando di rendere serena mia figlia Elisa non facendole mancare l’affetto di suo padre che se n era andato via quando lei era piccolissima.
Dopo la morte di mio padre mi sono dedicata ai miei hobbies la scrittura e la pittura.
Ed è proprio alla scuola Paolo borsa di Monza che scoprii, a fine gennaio 2004, che la mia vista era appannata.
Ritraevo galli come fossero piccioni e statue con braccia con monconi.
Il 7 febbraio di quell’anno ci fu la prima caduta. Precipitai dalle scale del paolo borsa.
Due rampe con la testa. Rotti gli occhiali. Ematomi diffusi sugli zigomi.
Scafoide incrinato. Caviglia distorta. Al pronto soccorso solo rx.
Il 4 aprile del 2004 improvvisamente vedo doppio in negativo ed in bianco e nero. Portata al pronto soccorso dicono che sarà la menopausa. Nel frattempo ho perso 8 diottrie dall’occhio sin. Vado da un oculista a pagamento.
Ogni due giorni mi fa fare campo visivo in ospedale tramite mutua.
Esiti disastrosi. Oculista sospetta sclerosi multipla mi manda da neurologo.
Si arriva ad ottobre 2004.
Il 30 ottobre vengo ricoverata al San Gerardo di Monza mi rivoltano come un calzino. Puntura lombare, potenziali evocati, ecc, infine il 3 novembre rmn total body..con mdc.
4 novembre responso. Ho una neoplasia al cervello d3 cm da operare entro 15gg mi operano.
6 ore idi intervento Meningioma transizionale del tubercolo sellare che comprimeva il canale ottico.
Recupero in parte la vista, vedo di nuovo il rosso mi commuovo nel notare un ciclamino sul balcone.
Riprendo a dipingere.
Accanto a me mia figlia allora 22 enne e Dante il compagno che avevo appena conosciuto e che mi è stato accanto finche non si è ammalato di cancro anche lui nel 2017.
Sono stata serena fino all’agosto 2006 poi batosta due recidive di 4 ed 1 cm. Nella zona orbite mi hanno costretta ad essere sottoposta alla cyberknife.
La dolcezza della dottoressa e la sua grande umanità mi hanno accompagnata fino alla seconda cyberknife nel 2014 facendomi accettare con leggerezza ogni ostacolo.
Nel gennaio 2018 la notizia dell’incidente di Pioltello in cui la cara Ida perse la vita ha inciso tantissimo sul mio percorso psicologico di accettazione della malattia.
La dott.ssa era il mio guru, la mia fonte di speranza, la mia luce.
Per mia fortuna ho un grande sostegno psicologico ed ho avito grandi affetti.
Il 31 maggio del 2018 purtroppo anche Dante , il mio compagno che ho amato tanto ed ho curato come caregiver, ha abbadonato questa terra.
Ero disperata.
Nell’ottobre dello stesso anno la vita mi ha riservato pero un grande regalo.
In parrocchia ho conosciuto Sergio che, il 3 ottobre del 2020 ho sposato a cascina frutteto nel parco di Monza.
È proprio vero che Dio toglie ma Dio dà.
È stato amore a prima vista. Siamo felicissimi!!! Ed anche se gli ultimi esiti degli esami sono stati poco eclatanti, nel senso che il tumor board ha sentenziato che il mio tumore è inoperabile per alto rischio funzionale e non può essere trattato con radioterapia in quanto ho già assunto la massima dose di radiazioni che è già tossica, ho digerito questa pillola amara con l aiuto dell’amore di Sergio.
Non perderò la vita ma lentamente, la vista.
Mi accontento di vedere dritto, di appoggiarmi al braccio del mio amor, di godere dei colori, penso a quanto ho avuto nell’infanzia ed in gioventù. Per cui, alla luce di ciò, perchè non poter far qualcosa per chi è più giovane ed ha bisogno di aiuto?
Non potendo partecipare alle esequie della dott.ssa nel 2018 chiesi alla sua segreteria cosa potessi fare concretamente.
Mi segnalarono l’aimac a cui ida aveva collaborato per la stesura del libretto sui tumori cerebrali e feci una donazione in sua memoria.
Non vedo l’ora che arrivi il 22 gennaio 2022 per allestire la mostra dei miei quadri che ho dipinto in passato e nel corso dell’anno scorso per poter dimostrare che c è sempre una speranza in ogni difficoltà ed occorre vedere o percepire il bicchiere mezzo pieno.
Un abbraccio,
Rosa