Sulla base dell’estensione e delle caratteristiche biologiche e istologiche del tumore, al paziente può essere proposta una terapia ormonale con somministrazione mensile di analoghi della somatostatina.
La somatostatina è un ormone naturale prodotto nel cervello e nel tratto digestivo che inibisce il rilascio di numerosi altri ormoni e sostanze chimiche dagli organi interni. Sotto la denominazione di analoghi della somatostatina rientrano diversi farmaci, tra cui octreotide e lanreotide, che trovano impiego nella terapia dei tumori neuroendocrini.
Gli analoghi della somatostatina sono in grado di limitare l’eventuale eccesso di produzione di ormoni e di bloccare la crescita del tumore. Agiscono attraverso un meccanismo di azione che li porta a legarsi a specifici recettori presenti sulla superficie delle cellule tumorali.
Gli analoghi della somatostatina si somministrano per iniezione sottocutanea, ossia sotto la pelle, o intramuscolare.
In genere, l’iniezione si effettua ogni 28 giorni (una volta al mese), ma talvolta può essere necessario accorciare gli intervalli tra le somministrazioni fino a due settimane. Solitamente il trattamento viene effettuato in regime ambulatoriale o a domicilio con l’aiuto di un infermiere o del medico di medicina generale. Se il paziente si sente in grado di farlo, può chiedere di ricevere le istruzioni per l’autosomministrazione, potendo così effettuare da solo il trattamento al proprio domicilio.
Occasionalmente vengono utilizzate delle formulazioni di analoghi della somatostatina a breve durata di azione, che richiedono la somministrazione ogni 8/12 ore.
Il trattamento con analoghi della somatostatina è in genere molto ben tollerato e può essere proseguito per molti anni senza rischi di sviluppare gravi tossicità. Talvolta possono comparire effetti collaterali quali alterazione delle feci che possono divenire più morbide, crampi addominali, sviluppo di calcoli della colecisti e delle vie biliari, alterazioni della glicemia.